Sommario Giugno 2023

Proponiamo per questo mese un approfondimento in merito ad una procedura da attuare ogni qualvolta ci sia la necessità di classificare con codice EER un rifiuto con origine sconosciuta (M. Sanna).

La giurisprudenza esaminata riguarda argomenti di particolare rilevanza:

• Quando la corretta interpretazione del diritto dell’Unione si impone con un’evidenza tale da non lasciar adito ad alcun ragionevole dubbio, un giudice nazionale può astenersi dal sottoporre la questione alla Corte e risolverla sotto la propria responsabilità;
• Il Sindaco, deve assicurarsi della corretta gestione dei fanghi di depurazione;
• Perché sussista il reato di inquinamento dell’ambiente non è necessario l’espletamento di specifici accertamenti tecnici, né che esso sia irreversibile ma occorre che ne sia stato diminuito il valore o impedito l’uso;
• Un impianto di trattamento rifiuti anche se destinato alla produzione di energia da fonti rinnovabili resta comunque soggetto alla normativa sui rifiuti fino alla fine del trattamento;
• Il superamento delle soglie dalla Seveso III va verificato ex ante sulla base della capacità dell’impianto e non può essere autodeterminato dal gestore.

Tra le nuove norme comunitarie e nazionali vengono segnalate:

• Regolamento (UE) 2023/923 della Commissione del 3 maggio 2023 che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il piombo e i suoi composti nel PVC.
• LEGGE 10 maggio 2023 n. 53 – Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.
• DM Ambiente 26 gennaio 2023 n. 45 – Regolamento disciplinante le categorie di interventi che non necessitano della valutazione di cui all’articolo 242-ter, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonché i criteri e le procedure per la predetta valutazione e le modalità di controllo.