Sommario Aprile 25

Proponiamo per questo mese un approfondimento in merito alla qualificazione del percolato di discarica sulla base di quanto previsto dalla normativa europea e nazionale. (M. Sanna)

Un secondo approfondimento riguarda l’impatto dell’attività umana sull’ambiente marino, in particolare dell’inquinamento provocato dalle navi, alla luce della recentissima relazione speciale della Corte dei Conti Europea. (G. Amendola)

La giurisprudenza esaminata riguarda argomenti di particolare rilevanza:

  • L’Italia non ha adottato nei termini tutte le misure che l’esecuzione della sentenza C‑85/13 imponeva per gli agglomerati che scaricano acque reflue in aree sensibili;
  • Il reato ex articolo 674 Codice penale ha di regola carattere istantaneo essendo ravvisabile la permanenza solo quando le illegittime emissioni siano connesse all’esercizio di un ciclo produttivo;
  • Se non è possibile riconoscere gli effetti conseguenti alle singole condotte l’attività di bonifica non può che gravare su tutti i responsabili;
  • Il principio di precauzione consiste in un criterio di gestione del rischio in condizioni di incertezza scientifica distinto dalla nozione di “prevenzione” che riguarda solo “rischi certi” scientificamente accertati e dimostrabili
  • Non è possibile per un’amministrazione che ha partecipato fattivamente nella conferenza di servizi esprimendo il proprio parere favorevole, contestare i provvedimenti emanati in conseguenza di essa.

Tra le nuove norme europee e nazionali vengono segnalate:

  • Comunicazione della Commissione UE C/2025/1596 del 25.3.2025. Orientamenti tecnici per l’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul Fondo sociale per il clima;
  • Comunicazione della Commissione UE del 3.3.2025. The Fourth Clean Air Outlook (testo in inglese);
  • Relazione speciale della Corte dei Conti Europea n. 06/2025 del 15 gennaio 2025. “Le azioni dell’UE volte a contrastare l’inquinamento marino causato dalle navi – Ancora in cattive acque”;
  • Legge di conversione 20 marzo 2025, n. 31. Testo del decreto-legge 24 gennaio 2025, n. 3, coordinato con la legge di conversione 20 marzo 2025, n. 31, recante: «Misure urgenti per assicurare la continuità produttiva ed occupazionale degli impianti dell’ex ILVA S.p.A., nonché per il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per gli impianti di interesse strategico nazionale.»;
  • Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 gennaio 2025. Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2025 – MUD;
  • Decreto direttoriale 26 febbraio 2025, n. 125 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia. Termini e modalità presentazione domande;
  • Delibera del Consiglio SNPA n.268/25 del 23.01.2025. Emissioni odorigene: elementi di riferimento e approcci metodologici per il monitoraggio

Segnaliamo inoltre la seguente risposta del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ad interpello ex art. 3-septies del D.Lgs. 152/06:

  • Risposta ad Interpello del 3 febbraio 2025, n. 39761 concernente il pretrattamento dei rifiuti urbani indifferenziati.
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