La mancata conoscenza della qualità di rifiuto di un relitto si risolve in una ignoranza della legge penale non rilevante ai fini dell’esclusione dell’elemento soggettivo del reato
Sentenza della Corte di Cassazione del 8 aprile 2025, n. 13586
… risultano corrette le argomentazioni con cui i Giudici di merito hanno escluso che ricorra un’ipotesi di ignoranza inevitabile della legge penale, confermando la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato contestato all’imputato. In particolare, la Corte di Appello ha osservato, in termini pertinenti, che, qualificati i relitti come rifiuti, l’eventuale mancata conoscenza di tale qualità si risolve in una ignoranza della legge penale in tema di gestione e trattamento dei rifiuti, come tale non rilevante ai fini dell’esclusione dell’elemento soggettivo del reato, venendo in considerazione il grado di attenzione e di conoscenza nella materia, esigibile in capo a chi si trovi ad operare nell’ambito di operazioni concernenti lo smaltimento di relitti di barche, tanto più che, in virtù del principio di precauzione in materia ambientale, deve riconoscersi l’esistenza di un dovere di astensione dal tenere le condotte in caso di ignoranza della legge.
Pertinente a tal fine una pronuncia della Corte che, ancorché datata, ha specificato in materia di rifiuti che l’errore sulla qualificazione della tipologia dell’insediamento si risolve in errore di diritto e non in errore sul fatto costituente reato, avendo per oggetto norme penali …
Non esclude la colpevolezza della condotta la mancata conoscenza della classificazione giuridica dei relitti da smaltire, risolvendosi quest’ultima – … – in una ignoranza della legge penale in tema di gestione e trattamento dei rifiuti, come tale non rilevante ai fini dell’esclusione dell’elemento soggettivo del reato, in considerazione anche del grado di attenzione e di conoscenza esigibile da chi opera con ruolo decisionale nell’ambito di operazioni con indubbio impatto ambientale.