Nozione di deposito temporaneo dei rifiuti, limite temporale massimo e vincoli da rispettare
Sentenza Corte di Cassazione 13 aprile 2023, n. 15450
… il deposito, per poter essere considerato “temporaneo”, deve essere necessariamente realizzato presso il luogo di produzione dei rifiuti o in altro luogo, al primo funzionalmente collegato, nella disponibilità del produttore (Sezione 3, n. 50129 del 28 giugno 2018, D., Rv. 273965, cit.; Sezione 3, n. 20410 del 8 febbraio 2018, B., Rv. 273221; Sezione 3, n. 33866 del 8 giugno 2007, B., Rv. 237217). …. Pertanto, poiché il deposito di 300 mc di terre e rocce da scavo si è protratto per un periodo superiore al trimestre, ed è avvenuto in luogo diverso da quello di produzione (ed a questo non funzionalmente collegato), non può trovare applicazione nel caso di specie la disciplina legislativa in tema di deposito temporaneo, con la conseguenza che deve considerarsi illecito il suddetto deposito perchè avvenuto in assenza di autorizzazione.
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… ai sensi del Dpr n. 120 del 2017, articolo 4, comma 2, perchè le terre e rocce da scavo possano essere qualificate come sottoprodotti è necessario che il loro utilizzo avvenga sulla base di un “piano di utilizzo” (di cui al Dpr n.120 del 2017, articolo 9) o di una “dichiarazione di utilizzo per cantieri di piccole dimensioni” (di cui al Dpr n. 120 del 2017, articolo 21), …
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… l’onere della prova relativa alla sussistenza delle condizioni di liceità del deposito temporaneo, fissate dal Dlgs n. 152 del 2006, articolo 183, grava sul produttore dei rifiuti, in considerazione della natura eccezionale e derogatoria di tale deposito rispetto alla disciplina ordinaria (Sezione 3, n. 35494 del 10 maggio 2016, D. S., Rv. 267636).
Testo completo della Sentenza della Corte di Cassazione 13 aprile 2023, n. 15450