Sentenza Corte di Cassazione 10 gennaio 2023, n. 398

Il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale è condizione necessaria per poter operare legittimamente ma non produce ex lege alcun effetto sui reati già commessi non costituendo un ravvedimento operoso

Sentenza della Corte di Cassazione 10 gennaio 2023, n. 398

… la mera effettuazione del programma necessario all’ottenimento dell’autorizzazione integrata ambientale ex articolo 29-bis Dlgs n.152 del 2006 determinerebbe l’estinzione dei reati e la sopravvenuta insussistenza del fumus boni iuris (cfr. pag. 4 dell’appello), con conseguente necessità di revoca del sequestro preventivo.

Il rilascio della citata autorizzazione non produce ex lege alcun effetto sui reati già commessi ed oggetto della contestazione; per il delitto è, infatti, previsto esclusivamente il ravvedimento operoso ex articolo 452-decies Codice penale e l’impossibilità di procedere alla confisca ex articolo 452-undecies Codice penale ove siano state realizzate la messa in sicurezza e, ove necessario, effettuate la bonifica ed il ripristino dello stato dei luoghi.

Il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, per altro non ottenuta al momento della decisione dell’appello, è solo la condizione necessaria per poter operare legittimamente e per non commettere il reato ex articolo 29-quattuordecies del Dlgs n. 152 del 2006.

Testo completo della Sentenza della Corte di Cassazione 10 gennaio 2023, n. 398

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