Proponiamo per questo mese un approfondimento in merito ai limiti di applicazione del D.Lgs. 30.05.2008, n. 117 a rifiuti che non derivano direttamente da operazioni di prospezione o di ricerca, di estrazione e di trattamento di risorse minerali come ad esempio i rifiuti originati dal trattamento di un gas idrocarburico (M. Sanna).
Un secondo approfondimento riguarda una recentissima sentenza del Tribunale UE relativa al divieto di immissione sul mercato dell’Unione di prodotti di plastica oxo-degradabile (G. Amendola).
La giurisprudenza esaminata riguarda argomenti di particolare rilevanza:
- la “plastica oxo-biodegradabile” presenta rischi per l’ambiente e la salute umana, in quanto non si biodegrada correttamente, non è compostabile, ha un’incidenza negativa sul riciclaggio della plastica convenzionale e non presenta alcun vantaggio ambientale dimostrato
- in nome del principio di precauzione le Amministrazioni possono provvedere a scongiurare i rischi per la salute pubblica anche senza attendere che sia effettivamente provata l’esistenza di tali rischi;
- sussiste l’idoneità lesiva della condotta di sversamento in mare anche in assenza di accertamento della dannosità per le persone;
- lo scarico indiretto è sottoposto alla disciplina dei rifiuti, lo scarico diretto a quella delle acque;
- il profitto del delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti non necessariamente assume natura di ricavo patrimoniale ma può consistere in vantaggi di altra natura;
Tra le nuove norme comunitarie e nazionali vengono segnalate:
- Regolamento (UE) 2024/590 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 febbraio 2024 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, e che abroga il regolamento (CE) n. 1005/2009;
- Decreto legge 9 dicembre 2023, n. 181 coordinato L. 2 febbraio 2024, n. 11. Testo coordinato con la legge di conversione 2 febbraio 2024, n. 11, recante: «Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.»
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