Proponiamo per questo mese un approfondimento in merito alla possibilità di preparare per il riutilizzo, attraverso una operazione di recupero, oggetti o materiali residui da cicli di consumo. (M. Sanna)
Un secondo approfondimento analizza, attraverso la disamina della normativa e della giurisprudenza italiana, il reato di “omessa bonifica” di cui all’articolo 452-terdecies c.p., il contenuto delle nozioni di “bonifica”, “ripristino” e “recupero” ambientale, e i rapporti con le fattispecie di reato di cui agli articoli 255 e 257 d. lgs. 152/2006. (A. Galanti)
La giurisprudenza esaminata riguarda un argomento di particolare rilevanza:
- Il ricorso ad una procedura d’urgenza non può mai giustificare la violazione delle norme ambientali
Tra le nuove norme europee vengono segnalate:
- Modifiche alla direttiva 2011/65/UE del 8 giugno 2011 sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Regolamento delegato (UE) 2025/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 novembre 2025 sulla prevenzione delle dispersioni di pellet di plastica per ridurre l’inquinamento da microplastiche.
Segnaliamo inoltre le seguenti risposte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ad interpelli in materia ambientale ex art. 3-septies del D.Lgs. 152/06:
- Risposta ad Interpello del 30 ottobre 2025, n. 203133 concernente l’applicazione della normativa statale in materia di emissioni in atmosfera per impianti IPPC 2.4 – Funzionamento di fonderie di metalli ferrosi con una capacità di produzione superiore a 20 Mg al giorno;
- Risposta ad Interpello del 3 novembre 2025, n. 204986 concernente la cessazione della qualifica di rifiuto “caso per caso” delle terre e rocce da scavo.
In controcopertina questo mese, per concludere fuori tema, una foto ed il suo commento: Il Santuario Italico di Pietrabbondante

