Le domande relative all’installazione di nuovi impianti di recupero dei rifiuti che consenta per essi la perdita della qualifica di rifiuto devono essere esaminate nel merito per accertare se la tecnologia dell’impianto soddisfi o no i requisiti previsti in generale dalla norma di legge per la perdita della qualità di rifiuto
Sentenza del Consiglio di Stato 11 luglio 2025, n. 6062
… il dato per cui la perdita della qualifica di rifiuto una volta dichiarata vale per tutto il territorio dell’Unione e non solo per il singolo ordinamento, nella specie per l’Italia- porterebbe poi ad un paradosso: … si dovrebbe ritenere precluso in materia anche l’intervento del singolo Stato, contrariamente al contenuto delle direttive che invece demandano espressamente a ciascuno degli Stati membri di provvedere in tal senso nel modo ritenuto più opportuno, senza stabilire una pretesa competenza esclusiva delle autorità centrali.
… anche considerando esclusivamente l’ordinamento nazionale, nessuna norma in esso contenuta nulla vieta che l’apprezzamento di un’autorità substatale o comunque non centrale -come sarebbe la perdita della qualifica di rifiuto accertata in base a requisiti determinati dalla Regione- sia efficace in tutto lo Stato.
[…]
… rimane fermo l’effetto di annullamento …, correttamente inteso non nel senso che la domanda della ricorrente appellata debba essere di necessità accolta, ma nel senso che essa debba essere esaminata nel merito per accertare attraverso corretta e completa istruttoria se la tecnologia dell’impianto che ne è oggetto soddisfi o no i requisiti previsti in generale dalla norma di legge per la perdita della qualità di rifiuto, del che dovrà esser dato conto nella motivazione del provvedimento all’esito adottato.

