Sentenza Corte di Cassazione 19 settembre 2024 n 35110

I criteri di assimilazione delle acque reflue industriali a quelle domestiche fissati dalle norme nazionali si applicano a condizione che a tanto non provveda la legislazione regionale

Sentenza Corte di Cassazione 19 settembre 2024, n. 35110

In tema di inquinamento idrico, l’assimilazione, ai fini della disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, di determinate acque reflue industriali alle acque reflue domestiche è subordinata alla dimostrazione della esistenza delle specifiche condizioni individuate dalle leggi che la prevedono, restando applicabili, in difetto, le regole ordinarie …dell’articolo 2 Dpr n. 227 del 2011 che detta i criteri di assimilazione alle acque reflue domestiche delle acque che altrimenti tali non sarebbero. Sennonché, tali criteri si applicano a condizione che a tanto non provveda la legislazione regionale, come del resto già dispone l’articolo 101, comma 7, lettera e, Dlgs n. 152 del 2006.

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Va piuttosto ribadito il principio costantemente affermato dalla Corte di Cassazione secondo il quale l’onere della prova relativa alla sussistenza delle condizioni di liceità dell’utilizzo del rifiuto o che escludono la natura di rifiuto ricade su colui che ne invoca l’applicazione.

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