DM Transizione ecologica 19 settembre 2022, n. 342

Dm Transizione ecologica 19 settembre 2022, n. 342 Adozione del cronoprogramma della Strategia nazionale per l’economia circolare – Missione 2, Componente 1, Riforma 1.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)

Ministero della transizione ecologica

Decreto 19 settembre 2022, n. 342

(Pubblicato sul sito istituzionale del Mite il 19 settembre 2022)

Adozione del cronoprogramma della Strategia nazionale per l’economia circolare

Il Ministro della transizione ecologica

Visto il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue, 2007) — versione consolidata (GU 2016/C 202/1 del 7 giugno 2016, pag. 47-360); Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che ne ha definito le funzioni;

Visto il decreto legge 1° marzo 2021, n. 22 convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55 , ed in particolare l’articolo 2, comma 1, che ha ridenominato il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in Ministero della transizione ecologica (per brevità Ministero) e ha dettato le relative disposizioni; Viste le direttive europee del “Pacchetto economia circolare” (Ue) 2018/851, 2018/852, 2018/849, e 2018/850, recepite con i decreti legislativi 3 settembre 2020, nn. 116, 118, 119 e 121;

Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni che ha adottato “Un nuovo piano d’azione per l’economia circolare. Per un’Europa più pulita e più competitiva” COM (2020) 98 final del 11 marzo 2020;

Visto il regolamento (Ue) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che ha istituito uno strumento di supporto straordinario dell’Unione europea, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi Covid-19;

Visto il regolamento (Ue) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza; Vista la decisione di esecuzione del Consiglio 10160/21 del 6 luglio 2021, relativa all’approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia (Sessione n. 3808, del 13 luglio 2021) Allegato — Orientamenti agli Stati membri per

i piani per la ripresa e la resilienza – Tabella, modello piani per la ripresa e la resilienza, del 22 gennaio 2022;

Visto il regolamento delegato (Ue) 2021/2106 della Commissione del 28 settembre 2021 che ha integrato il regolamento (Ue) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio ed istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza;

Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) valutato positivamente con decisione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021 notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021;

Vista la misura M2C1, Riforma 1.1, che prevede l’adozione di una Strategia nazionale per l’economia circolare che, coerentemente con il Piano d’azione per l’economia circolare e il quadro normativo dell’Ue, riveda ed aggiorni la strategia esistente (2017), finalizzata a:

  • integrare le aree intervento ecodesign, eco prodotti, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche;
  • focalizzarsi su strumenti, indicatori e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati;
  • prevedere un nuovo sistema di tracciabilità che consenta anche di supportare gli organi di controllo e le forze dell’ordine nella prevenzione e repressione; Considerato che l’allegato I agli “Operational Arrangements between the Commission and Italy”, sottoscritti in data 22 dicembre 2021, riporta nel campo “further specification”, associato alla Milestone M2C1-1, che “Il decreto ministeriale di adozione della Strategia nazionale per l’economia circolare deve contenere almeno le seguenti misure:
  • un nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti che dovrà sostenere da un lato lo sviluppo del mercato secondario delle materie prime (dando un quadro chiaro dell’approvvigionamento delle materie prime secondarie) dall’altro le autorità di controllo nella prevenzione e contrasto della gestione illecita dei rifiuti;
  • incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclo e utilizzo di materie prime secondarie;
  • una revisione del sistema di tassazione ambientale dei rifiuti al fine di rendere più conveniente il riciclaggio rispetto al conferimento in discarica e all’incenerimento sul territorio nazionale;
  • diritto al riutilizzo e alla riparazione;
  • riforma del sistema Epr (Extended Producer Responsibility) e dei Consorzi al fine di supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari attraverso la creazione di uno specifico organismo di vigilanza, sotto la presidenza del Mite, con l’obiettivo di monitorare il funzionamento e l’efficacia dei Consorzi sistemi;
  • supporto agli strumenti normativi esistenti: Fine normativa sui rifiuti (nazionale e regionale), Criteri ambientali minimi (Cam) nell’ambito degli appalti pubblici verdi. Lo sviluppo/aggiornamento di Eow e Cam riguarderà in particolare l’edilizia, il tessile, la plastica, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee)

— sostegno a progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari”;

Visti i traguardi, gli obiettivi e le ulteriori disposizioni definiti per la Riforma 1.1 dal medesimo allegato alla citata decisione di approvazione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021, ed in particolare il traguardo M2C1-1 della Riforma 1.1 – Strategia nazionale per l’economia circolare, da raggiungere entro il 30 giugno 2022, costituito dall’entrata in vigore del decreto ministeriale per l’adozione della Strategia nazionale per l’economia circolare;

Visti gli articoli 9 e 17 del regolamento (Ue) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 definiscono gli obiettivi ambientali e il principio di non arrecare un danno significativo (Dnsh, “Do no significant harm”) e la comunicazione della Commissione Ue 2021/C 58/01 reca “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”;

Visti i principi trasversali previsti dal Pnrr, quali, tra l’altro, il principio del contributo all’obiettivo climatico e digitale (c.d. tagging), l’obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani, del superamento dei divari territoriali ed il principio di parità di genere in relazione agli articoli 2, 3, paragrafo 3, del Tue, 8, 10, 19 e 157 del Tfue, e 21 e 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;

Atteso che il Pnrr prevede principi orizzontali, quali, tra gli altri, il principio del contributo all’obiettivo climatico e digitale (cosiddetto “tagging”), il principio di parità di genere e l’obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani;

Visto il regolamento (Ue) 2018/1046 del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (Ue) n. 1296/2013, n. 1301/2013, n. 1303/2013, n. 1304/2013, n. 1309/2013, n. 1316/2013, n. 223/2014, n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE che abroga il regolamento (Ue, Euratom) n. 966/2012;

Visto il regolamento (Ce, Euratom) n. 2988/1995 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità; Vista la risoluzione del Comitato delle Regioni, (2014/C 174/01) — Carta della governance multilivello in Europa;

Visto l’articolo 1, comma 1042, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 , recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, che prevede che con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le procedure amministrativo-contabili per la gestione delle risorse di cui ai commi da 1037 a 1050, nonché le modalità di rendicontazione della gestione del Fondo di cui al comma 1037; Visto l’articolo 1, comma 1043, secondo periodo, della predetta legge n. 178 del 2020 , ai sensi del quale, al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation EU, il Ministero dell’economia e delle finanze — Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;

Visto il comma 1044 dello stesso articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 , che prevede che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sono definite le modalità di rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale relativi a ciascun progetto; Visto il decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77 , convertito, con modificazioni, dalla legge di 29 luglio 2021, n. 108, che disciplina la “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”;

Visto l’articolo 6 del suddetto decreto-legge n. 77 del 2021, che ha istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze — Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, un ufficio centrale di livello dirigenziale generale, denominato Servizio

centrale per il Pnrr, con compiti di coordinamento operativo, monitoraggio, rendicontazione e controllo del Pnrr;

Visto l’articolo 8 del suddetto decreto-legge n. 77 del 2021, che stabilisce che ciascuna amministrazione centrale titolare di interventi previsti nel Pnrr provvede al coordinamento delle relative attività di gestione, nonché al loro monitoraggio, rendicontazione e controllo;

Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 , convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113 , recante «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia»; Visto l’articolo 17-sexies, comma 1, del citato decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 , ai sensi del quale “per il Ministero della transizione ecologica l’unità di missione di cui all’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 , la cui durata è limitata fino al completamento del Pnrr e comunque fino al 31 dicembre 2026, è articolata in una struttura di coordinamento ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 , e in due uffici di livello dirigenziale generale, articolati fino a un massimo di sei uffici di livello dirigenziale non generale complessivi”;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2021, che individua le Amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal Pnrr ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del predetto decreto-legge n. 77 del 2021;

Visto il decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121 , ed in particolare l’articolo 10, comma 3, che precisa che la “notifica della citata decisione di esecuzione del consiglio Ue-Ecofin recante «Approvazione della Valutazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia», unitamente al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di cui al comma 2, costituiscono la base giuridica di riferimento per l’attivazione, da parte delle amministrazioni responsabili, delle procedure di attuazione dei singoli interventi previsti dal Pnrr, secondo quanto disposto dalla vigente normativa nazionale ed europea, ivi compresa l’assunzione dei corrispondenti impegni di spesa, nei limiti delle risorse assegnate ai sensi del decreto di cui al comma 2”;

Visti i traguardi e gli obiettivi che concorrono alla presentazione delle richieste di rimborso semestrali alla Commissione europea, ripartiti per interventi a titolarità di ciascuna Amministrazione sono riportati nella Tabella B allegata al predetto decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021 , nonché le disposizioni di cui al punto 7 del medesimo decreto, ai sensi delle quali “le singole Amministrazioni inviano, attraverso le specifiche funzionalità del sistema informatico di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e secondo le indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento Ragioneria generale dello Stato, i dati relativi allo stato di attuazione delle riforme e degli investimenti ed il raggiungimento dei connessi traguardi ed obiettivi al fine della presentazione, alle scadenze previste, delle richieste di pagamento alla Commissione europea ai sensi dell’articolo 22 del regolamento (Ue) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, tenuto conto anche di quanto concordato con la Commissione europea”;

Considerato che il medesimo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 6 agosto 2021 ha assegnato al Ministero della transizione ecologica la responsabilità dell’attuazione del traguardo M2C1-1 della Riforma 1.1 — Strategia nazionale per l’economia circolare;

Visti gli esiti della consultazione pubblica alla quale sono state sottoposte “Linee programmatiche per l’aggiornamento della Strategia nazionale per l’economia circolare”, apertasi in data 30 settembre 2021 e conclusasi in data 30 novembre 2021; Visto il decreto del Ministro n. 259 del 24 giugno 2022 di approvazione della “Strategia nazionale per l’economia circolare” che prevede misure da attuare nell’arco temporale 2022-2035;

Attesa la necessità, per come richiesta dalla Commissione europea al fine di garantire il soddisfacente conseguimento della M2C1-1, di definire un cronoprogramma delle azioni prioritarie della Strategia nazionale per l’economia circolare; Considerato che le amministrazioni titolari degli interventi adottano ogni iniziativa necessaria ad assicurare l’efficace e corretto utilizzo delle risorse finanziarie assegnate e la tempestiva realizzazione degli interventi secondo il cronoprogramma previsto dal Pnrr, ivi compreso il puntuale raggiungimento dei relativi traguardi e obiettivi; Decreta

Articolo 1

Adozione del cronoprogramma di attuazione delle misure previste dalla Strategia per l’economia circolare

  1. È adottato il cronoprogramma di attuazione delle misure prioritarie inserite nella Strategia nazionale per l’economia circolare allegato al presente provvedimento, onde costituirne parte integrante e sostanziale.
  2. Il cronoprogramma potrà essere integrato sulla base degli indirizzi dell’istituendo Osservatorio per l’economia circolare, tenendo conto della necessità di implementare tutti gli obiettivi e le azioni previste nella Strategia per l’economia circolare. L’Osservatorio avrà anche il compito di monitorare l’attuazione delle misure.
  3. Il report sull’attuazione della Strategia per l’economia circolare, comprensivo del cronoprogramma aggiornato è pubblicato annualmente sul sito istituzionale del Mite.

Il presente decreto sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero della transizione ecologica.

Allegato 1

Cronoprogramma di attuazione delle misure della Strategia nazionale pe l’economia circolare

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