Il cuscino di lava di Su Corongiu de Fanari
Quando la lava fusa eruttata da una bocca vulcanica sottomarina incontra l’acqua fredda, si ha il raffreddamento e la solidificazione rapida della superficie esterna del flusso di lava così la formazione che si origina presenta la caratteristica forma a cuscino (in inglese “pillow“) ed il processo è noto come “pillowing”.
Nella lingua sarda il termine corongiu indica una grossa pietra, un sasso di notevoli dimensioni, una rupe, un roccione e deriva probabilmente dal latino corona.
Le lave a cuscino, pillow lavas, sono quindi rocce vulcaniche effusive originatesi nelle eruzioni sottomarine dove il magma a contatto con l’acqua si raffredda velocemente formando una struttura vetrosa. In tali condizioni la pressione idrostatica fa sì che la lava assuma una forma arrotondata ed il suo rapido raffreddamento provoca la formazione di fessurazioni radiali e concentriche e di giunti di raffreddamento, nuclei delimitati da una crosta vetrosa, che nel caso di Su Corongiu de Fanari sono ben evidenti nel lato rivolto a ovest e raggiungono un diametro di 20 cm.
Quando il magma viene a contatto con l’acqua, a causa della grande differenza di temperatura tra la lava e l’acqua, la superficie della lingua di lava eruttata si raffredda molto rapidamente, formando una crosta. Con l’aggiunta di nuova lava però, la lingua continua ad allungarsi e accrescersi, formando un rigonfiamento, fino a quando la pressione del magma è tale da rompere la crosta; inizia allora la formazione di un nuovo punto di eruzione ed altra lava fuoriesce attraverso queste aperture, formando strutture arrotondate o tubolari e dando luogo ad una serie di forme lobate interconnesse che sono simili a cuscini nella loro sezione trasversale.
Queste strutture in genere hanno un diametro compreso tra 1 e 2 metri, ma le loro dimensioni possono variare a seconda di fattori quali la composizione della lava e le condizioni dell’eruzione.
Le lave a cuscino hanno generalmente una composizione basaltica ma sono noti esempi di lava a cuscino formata da komatiite, picrite, boninite o da andesite, come quella che appunto forma “ Su Corongiu de Fanari”. Una composizione intermedia in genere forma cuscini più grandi per la maggiore viscosità del magma.
La formazione di “Su Corongiu de Fanari”, ubicata in località Gutturu Forru, in agro del comune di Masullas, provincia di Oristano, si è realizzata per il rapido raffreddamento della lava eruttata a seguito delle violente manifestazioni vulcaniche marine che interessarono l’area della Sardegna circa 20 milioni di anni fa, durante il 1°ciclo sedimentario marino del Miocene.
I cuscini di lava misurano normalmente 1-1,5 metri, mentre quello di “Su Corongiu de Fanari” è costituito da un blocco che misura frontalmente circa 12 metri di lunghezza e 8 metri di altezza e, poiché con questa forma è una delle più grandi rocce laviche del mondo, nella letteratura geologica internazionale è stato definito “mega-pillow”.
Per le sue caratteristiche peculiari questo mega-pillow è stato riconosciuto come uno dei geositi più notevoli di tutta la Sardegna e con Decreto dell’Assessorato Difesa Ambiente n° 23 del 08/06/2012 è stato ufficialmente riconosciuto come Monumento Naturale Sardo.
Per quanto riguarda il suo aspetto, frontalmente il cuscino di lava somiglia a un grande rosone con un nucleo centrale a raggiera, mentre la parte superiore ha la caratteristica struttura globulare dovuta al rapido raffreddamento e consolidamento del magma a contatto con l’acqua dei fondali marini miocenici.
Il lato rivolto a est della formazione presenta infatti una marcata fessurazione radiale, determinata dalle fratture e spaccature createsi all’interno della massa rocciosa durante il raffreddamento rapido dei flussi di lava. Tali fratture radiali delimitano forme di separazione pseudo piramidali e fessurazioni concentriche che gli conferiscono appunto la caratteristica forma a rosone.
. Il lato rivolto ad ovest evidenzia la caratteristica struttura a giunti di raffreddamento, che all’esterno presentano una sottile crosta vetrosa, con dimensioni medie intorno ai 20 cm di diametro ciascuno e sono accatastati l’uno sull’altro così come si sistemarono al momento del raffreddamento, depositandosi sul fondo del mare.
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