Comunicazione della Commissione UE del 3.3.2025

Comunicazione della Commissione UE del 3.3.2025 (testo in inglese)

REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS

The Fourth Clean Air Outlook

[…]

7. CONCLUSIONE

Il quarto Clean Air Outlook conferma che le emissioni di inquinanti atmosferici nell’UE continuano a diminuire. Questa è una buona notizia per i cittadini dell’UE, per l’economia e per la società. Negli ultimi 20 anni, l’UE ha ottenuto notevoli riduzioni nelle emissioni della maggior parte dei cinque principali inquinanti regolamentati dalla direttiva NEC. L’ammoniaca rimane un’eccezione, poiché le emissioni sono diminuite molto meno, con otto Stati membri che non hanno ancora rispettato i propri impegni di riduzione delle emissioni nel 2022. La valutazione in corso della direttiva NEC farà luce su ciò che ha funzionato bene nell’attuazione della direttiva e quali sono le sfide, incluso il rispetto degli impegni di riduzione delle emissioni.

Le prospettive per le emissioni di ammoniaca rimangono preoccupanti. Le proiezioni presentate qui indicano che 21 Stati membri potrebbero non rispettare i propri impegni (più ambiziosi) di riduzione delle emissioni per il 2030. Questi Stati membri devono adottare ulteriori misure significative per ridurre le emissioni di ammoniaca alla fonte promuovendo buone pratiche agricole, anche come parte dell’attuazione della politica agricola comune da parte degli Stati membri. Sono inoltre necessarie ulteriori azioni per limitare le emissioni di PM2,5, per le quali si prevede che otto Stati membri non rispetteranno i loro impegni di riduzione entro il 2030. Nel complesso, l’UE è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo sanitario del piano d’azione per l’inquinamento zero. Tuttavia, non è ancora sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo ecosistemico nel 2030. Ciò sottolinea la necessità di fare di più per ridurre le emissioni di ammoniaca. Tutto sommato, i risultati di questa analisi mostrano che, sebbene collettivamente l’UE e i suoi Stati membri abbiano compiuto chiari progressi, sono necessarie ulteriori azioni per ridurre gli impatti negativi sulla salute e sull’ambiente dell’inquinamento atmosferico, in linea con l’ambizione di inquinamento zero dell’UE e in piena sinergia con il nuovo impegno della Commissione per raggiungere una prosperità sostenibile. È inoltre in linea con il processo di revisione del protocollo di Göteborg. Applicare un approccio One Health per affrontare l’inquinamento atmosferico, che riconosce che la salute umana, animale e ambientale sono interconnesse, è una strada promettente per raggiungere un’aria più pulita. Affinché le riduzioni previste qui presentate si concretizzino, è importante attuare integralmente la legislazione esistente e attingere al supporto che la Commissione mette a disposizione degli Stati membri a tal fine. Ciò include l’azione degli Stati membri per soddisfare gli standard di qualità dell’aria più ambiziosi che sono stati appena adottati nell’ambito della direttiva sulla qualità dell’aria ambiente rivista. Ulteriori azioni ridurrebbero ulteriormente gli impatti sulla salute e sugli ecosistemi dell’inquinamento atmosferico e genererebbero guadagni macroeconomici. Un ambizioso obiettivo climatico per il 2040 non solo consoliderà e rafforzerà l’ambizione climatica dell’UE, ma genererà anche benefici collaterali di aria pulita per migliorare sia la salute pubblica che stimolare l’economia. […]

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