Sentenza della Corte di Cassazione del 21 ottobre 2025, n. 34296

AI fini dell’accertamento della natura di una cosa come rifiuto non è sempre necessaria una analisi tecnica

Sentenza della Corte di Cassazione del 21 ottobre 2025, n. 34296

… ai fini dell’accertamento della natura di una cosa come rifiuto, non è sempre necessaria una analisi tecnica disposta dal giudice, potendosi ricavare il relativo convincimento da altri elementi del processo, sicché tale attitudine non deve essere necessariamente accertata mediante perizia, potendo il giudice, secondo le regole generai, fondare il proprio convincimento su elementi probatori di diversa natura, quali, a titolo esemplificativo, le dichiarazioni testimoniali, i rilievi fotografici, le ispezioni o i sequestri (per tutte, Sez. 3, n. 33102 del 7/6/2022, Bartucci, Rv. 283417. Tra le molte non massimate, Sez. 3, n. 14221 del 13/3/2025, Raimondo; Sez. 3, n. 985 del 18/12/2024, Vecchio).

In particolare, è stato sottolineato che: a) sarebbe spettato al produttore dimostrare che in quei fusti fossero stati gettati rifiuti di natura diversa da quanto riportato nelle etichette; b) la giurisprudenza di legittimità ritiene non sempre necessarie le indagini tecniche, nei termini già sopra richiamati; c) la normativa definisce espressamente come rifiuti pericolosi non solo le sostanze, ma anche i loro contenitori che le abbiano precedentemente accolte

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