Sommario Maggio 2024

Proponiamo per questo mese un focus sulla mancata applicazione della Legge Seveso agli impianti di gestione di rifiuti. Ad oggi, il Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio richiedendo nuovamente alla Corte di giustizia dell’Unione europea di esprimersi in merito a questioni di pregiudizialità interpretativa (M. Sanna).

Un secondo approfondimento, partendo da una recente sentenza della Corte di Cassazione, esamina come la giurisprudenza si è espressa nel tempo in merito all’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali per chi effettua il trasporto occasionale di rifiuti (G. Amendola).

La giurisprudenza esaminata riguarda argomenti di particolare rilevanza:

  • La “capacità produttiva” indicata nell’ AIA non ha un valore meramente descrittivo, ma costituisce una prescrizione che il gestore deve rispettare;
  • Anche se la FORSU può qualificarsi come “biomassa” da utilizzare per produrre energia rinnovabile essa continua ad essere un rifiuto e un “impianto a fonti rinnovabili”, resta un impianto di trattamento rifiuti soggetto alla relativa autorizzazione unica;
  • È consentito rivedere l’AIA introducendo valori limite specifici per la situazione concreta (sito specifici) per sostanze non incluse tra quelle tabellate dalle norme quando sia chiara la necessità di prevenire o ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente;
  • I materiali derivanti dalla demolizione di un edificio sono da classificare come rifiuti non trattandosi di un “processo di produzione” da cui possono originare “sottoprodotti”
  • L’occasionale attività di trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti nell’esercizio della propria attività d’impresa richiede l’iscrizione nell’Albo nazionale gestori ambientali.

Tra le nuove norme comunitarie e nazionali vengono segnalate:

  • Decisione delegata (UE) 2024/1441 della Commissione dell’11 marzo 2024 che integra la direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo una metodologia per misurare le microplastiche nelle acque destinate al consumo umano;
  • Direttiva (UE) 2024/1203 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024 sulla tutela penale dell’ambiente, che sostituisce le direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE;
  • Regolamento (UE) 2024/1244 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 relativo alla comunicazione dei dati ambientali delle installazioni industriali e alla creazione di un portale sulle emissioni industriali, e che abroga il regolamento (CE) n. 166/2006;
  • Legge 29 aprile 2024, n. 56. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
  • Decreto-Legge 15 maggio 2024, n. 63. Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale;
  • Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica n. 144 del 15 aprile 2024 che definisce le modalità di iscrizione al registro nazionale dei produttori per i soggetti sottoposti a regime di responsabilità estesa del produttore.
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