Sentenza Corte di Cassazione 15 febbraio 2024, n. 6832

Lo scarico indiretto è sottoposto alla disciplina dei rifiuti, lo scarico diretto a quella delle acque

Sentenza della Corte di Cassazione 15 febbraio 2024, n. 6832

… è utile richiamare la distinzione tra scarico di acque reflue e rifiuto liquido.

Tale distinzione si fonda su due diverse nozioni di scarico: si generano acque reflue di scarico solo in presenza di uno scarico cosiddetto diretto; mentre si generano rifiuti liquidi in presenza di uno scarico qualificato come indiretto. Ai sensi dell’articolo 74, lettera ff., Dlgs 152/2006 costituisce scarico diretto qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore. Si ha invece lo scarico indiretto, quando vi è un’interruzione del flusso del liquido, tale da far venire meno il requisito della assenza di “soluzione di continuità”; nello scarico indiretto, dunque, vi è un’interruzione tra il momento della produzione del liquido e quello dello sversamento nel corpo recettore.

Alla luce di tale differenza, si può dunque affermare che i reflui stoccati in attesa di successivo smaltimento, come i liquami contenuti in pozzi neri, vasche Imhoff e bagni mobili, sono da considerarsi rifiuti liquidi di acque reflue, soggetti, pertanto, alla disciplina della Parte quarta del Dlgs n. 152/2006 e non a quella delle acque di scarico, che riguarda solo i liquidi direttamente immessi nel suolo, nel sottosuolo o nella rete fognaria (cfr. Sezione 3, n. 50432 del 15 ottobre 2019 , D. R., Rv. 277400-01; Sezione 3, n. 6998 del 22 novembre 2017, dep. 2018, M., Rv. 272822-01; Sezione 3, n. 16623 del 8 aprile 2015, D’A., Rv. 263354-01; Sez. 3, n. 45340 del 19 ottobre 2011, P., Rv. 251335-01). Inoltre, per quanto riguarda lo smaltimento, la giurisprudenza di legittimità ha chiarito come costituisca operazione di smaltimento, da esercitarsi solo con la prescritta autorizzazione, la detenzione sul suolo di rifiuti da avviare alla definitiva distruzione (Sezione 3, n. 35138 del 18 giugno 2009, B., Rv. 244783-01).

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